di Franco Del Moro – Indipendentemente da quando e come finirà la faccenda Covid, le istituzioni del nostro Paese non riavranno mai più la fiducia e il rispetto dei cittadini. Sono troppi i ricatti e le minacce che i politici stanno facendo al popolo, è troppo il malessere e l’ansia che il Parlamento sta spargendo ovunque, troppo profonde le ferite inferte all’etica e alla morale dai rappresentanti dello Stato… Ci vorranno decenni prima che un cittadino italiano potrà tornare a fidarsi dello Stato Italiano. Proprio per questo è legittimo sospettare che dietro a tutto quello che sta accadendo ci sia una precisa volontà di dissoluzione della Repubblica Italiana, almeno per come l’abbiamo conosciuta dal 1948 sino al 2019. Altrimenti non si spiega la determinazione distruttiva e autolesionista di tutte le istituzioni, che ogni giorno sembrano fare di tutto per farsi odiare ancora di più dalle persone mandando il Paese in bancarotta e la popolazione al macello.
Vogliono il disastro. Forse lo vogliono perché solo facendo affondare la nave con tutto l’equipaggio a bordo potranno coprire le loro responsabilità. O forse perché hanno tragicamente perso di vista il concetto di normalità e sono morbosamente attratti verso la deriva della patologia. Quale che sia la ragione del suo agire, il nostro Governo è malato.
Un malato che adora la malattia, la invoca, la suscita, la prolunga. E odia i sani. Li odia a tal punto da trattarli come fossero malati, da curarli a forza e da castigarli duramente se rifiutano le cura per una malattia che non hanno. Un Governo che tratta tutti come esseri inferiori che devono solo tacere e obbediare, sia che seguano le regole oppure che le contestino.Il popolo in qualche modo ne uscirà, unendosi, difendendosi, sottraendosi, organizzandosi… Ma le Istituzioni e tutti i loro rappresentanti, loro, non ne usciranno. Il popolo, la Storia e persino l’Universo li ha già condannati.La loro immunità ha i giorni contati.