Milano, 23 aprile. Abbiamo perso il tram del riscatto politico italiano?

di Riccardo Rocchesso – E’ con grande dispiacere che scrivo questo articolo. Ma dobbiamo essere realisti e concreti a volte, senza illuderci troppo. Voglio essere breve ma molto esaustivo. A Milano sabato si assisterà ad una triste pagina per la nuova politica italiana. Il perchè?

Partiamo dall’inizio. Sabato 23 aprile ci sarebbe dovuto essere il quarto evento in piazza, a Brescia, di 100 Giorni Da Leoni. La solita grande festa dove avrebbero partecipato Michele Giovagnoli, Riccardo Rocchesso, Nina Geltser, Riccardo Paccosi, Moreno Ferrari, Angela Camuso e Mariano Amici. Nessuna partecipazione politica era stata prevista. Un evento che avevamo promesso agli amici bresciani anche se in mezzo a tanti altri eventi.

E infatti, a causa dei moltissimi impegni che ci hanno visto davvero oberati nell’ultimo periodo, soprattutto dopo Torino e Trieste, la promozione sui social di questa manifestazione ha avuto molti ritardi, anche se la Piazza era già stata regolarmente prenotata. Il giorno precedente alla pubblicazione della copertina, ricevo una telefonata da un referente lombardo di Ancora Italia, il quale mi invita a partecipare come relatore ad un evento di piazza organizzato da loro che si sarebbe realizzato a Milano lo stesso sabato 23 aprile.
Due eventi vicini alla stessa ora, non va bene, dobbiamo fare qualcosa

E qui faccio un breve excursus, la filosofia che ci sta spingendo in questo periodo è quella di collaborare con tutte le realtà che riteniamo sulla stessa linea d’onda, nazionali ma soprattutto locali, per massimizzare le forze e non aver eventi simili negli stessi territori. Tutto questo in un’ottica di unione e coesione generale. Come infatti, stiamo realizzando a Padova il primo Maggio, con più di 60 associazioni, movimenti e forze politiche e a Genova il 21 con il Partito 3V e No Paura Day. O come abbiamo fatto in passato con Ancora Italia, Fronte del Dissenso, Primum Non Nocere e altri.

La grande forza di 100 Giorni da Leoni è la nostra totale indipendenza da partiti e da qualsiasi agente esterno. Questo deve essere CHIARO. Non riceviamo emolumenti da Youtube o da Facebook, non abbiamo banner pubblicitari sul nostro sito. L’unica nostra forma di sostentamento sono le donazioni e le quote associative dei nostri iscritti. Ed è fantastico, sinceramente, essere liberi in questo periodo lugubre italiano.

Torniamo a Milano, la mia prima reazione a quella telefonata è stata: uniamo gli eventi! Non ha senso averne due vicini lo stesso giorno alla stessa ora. Di fretta e furia realizziamo un nuovo volantino e lo condividiamo sui social.
Ma cosa vengo a scoprire il giorno dopo? Che in un’altra piazza, lo stesso giorno, a Milano c’è un evento a cui partecipa Luca Teodori, Enrico Montesano, Davide Barillari e altri organizzato da No Paura Day (già comunicato sui social nei giorni precedenti).
Essendo all’interno di un altro gruppo in cui con gli stessi stiamo organizzando l’evento del primo maggio a Padova, mi girano la locandina e giustamente, Luca Teodori, mi chiede come mai partecipiamo ad un evento in contrasto con il loro. La risposta è semplicissima, non ne eravamo minimamente al corrente, proviamo a fonderli insieme!
Ma qui iniziano i problemi…

Dopo il grande successo di Torino, in molti si auspicavano un follow up, una re-union tra i due leader principali dell’attuale battaglia politica: Luca Teodori e Francesco Toscano. E uno degli scopi principali di quella manifestazione era proprio di provare a dimenticarsi delle divergenze e trovare una soluzione comune per il bene dell’Italia. Ma due eventi nello stesso giorno, nella stessa ora, nella stessa Città sembra più una dichiarazione di guerra che una di unione.

Ora, ci ritroviamo davanti a questa situazione. Veniamo tirati in ballo di scegliere, di esporci, di dire con chi siamo. Ieri siamo stati tutto il pomeriggio per provare a mediare e unire le due piazze e i due (ormai probabili) futuri schieramenti che si presenteranno alle elezioni, c’è stata anche una piccola apertura in un frangente, ma in effetti, a poche ore dall’inizio, non sarebbe stato semplice (anche se possibile) fonderli in un unicum di piazza.
Non ci sono, attualmente, possibilità di intesa.

Il problema principale, a cui stiamo assistendo, è la frattura netta tra Luca Teodori (3V) e Francesco Toscano (Ancora Italia). I due leader politici per me più rilevanti e di valore di questa battaglia.
Le motivazioni sono tante, Luca non accetta alcune scelte fatte da Francesco, (come la vicinanza ad Alternativa, ndr) mentre Toscano vede un atteggiamento troppo chiuso da parte di Teodori.
In questi mesi, però, abbiamo assistito davvero a già tante delusioni, e l’Italia si merita, forse, un fronte compatto se vogliamo tentare la strada politica (come l’Austria sta realizzando a differenza nostra).

E qui torniamo al discorso dell’indipendenza. Essere indipendenti vuol dire decidere in autonomia e mantenere le parole prese, ma anche essere coerenti. Sabato saremo a Milano in Piazza XXV Aprile ma faremo un salto anche all’evento del No Paura Day in Piazza Duca d’Aosta.
Ma con una certa tristezza, purtroppo, e una domanda:
abbiamo perso il tram politico per il riscatto dell’Italia?

Non a caso a mettere una “pezza”, forse, ci sarà la pioggia, un segnale che dovrebbe farci riflettere, se accadrà, rispetto al sole che ci illuminava, TUTTI INSIEME, a Torino.

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