I trent’anni dell’orizzonte cognitivo italiano

È inutile girarci intorno. Pontificare. Se negli ultimi trent’anni il vostro orizzonte cognitivo è passato tra Bonolis, Gerry Scotti, Barbara d’Urso, Federica Panicucci, Maria DeFilippi, e poi Santoro, Fazio, Gramellini, Floris e compagnia cantante, non può rimanerne – del vostro orizzonte cognitivo – che un sedimento arido, sterile e inutile.Galleggiate dentro un acquario di inconsistenza. Se nominassi Goethe o Mann, o anche Guenon, Evola, Eliade, non sapreste di che si parla. Avete preferito conoscere i concorrenti del Grande Fratello e non Popper. Se nominassi Mazzarò o Dalfino strabuzzereste gli occhi. “Il ventre dell’architetto” per voi potrebbe plausibilmente essere il titolo di un film di Checco Zalone. “Stranamore” era quel programma con Castagna, e Kubrick non vi passerebbe nemmeno da lontano. Per non parlare di Orwell o Huxley. Di Vico e Machiavelli vi sovverrebbe forse solo l’odore umido di scantinato. Ma anche Miller e Kundera, che stanno agli antipodi. Non avreste parole su Mallarmé, Verlaine, Rimbaud, Baudelaire. Conoscete qualcuno che si chiama Paris Hilton, ma la frase “Tendere i polsi ai vincoli” vi lascerebbe gli occhi umidi e gelatinosi. Non avete contezza di discipline come l’ingegneria sociale, la semiotica, la psicologia del profondo. Non afferrereste il nesso tra Dichter e la disposizione ipnotica di prodotti sugli scaffali del supermercato sotto casa. Carmelo Bene – se anche lo conosceste – sarebbe un cabarettista narcisista ed irascibile. La sua Arte non vi attraverserebbe nemmeno un istante. All’ora di pranzo c’era Corrado. E nient’altro.Perlomeno la generazione precedente residuava di sostanze ancora vive e vivide: brutali, magari, ma forti. Vi siete lasciati svuotare nei decenni. E ora avete insegnato anche ai vostri figli a lasciarsi svuotare. Mentre il mondo operava contro di voi, voi giocavate con l’intrattenimento. E un pezzettino alla volta avete preparato il terreno per questo scempio che si sta consumando sotto i vostri occhi spenti. E non avete nemmeno più la bocca per parlare, perché ve la siete fatta coprire. Che i vostri figli vi perdonino. Anzi no.
Libera Notizia

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