Il certificato digitale UE è spaventoso

Il regolamento europeo del 14 giugno per l’istituzione del Certificato digitale dell’UE é spaventoso. Sparisce ogni riferimento alle persone concrete. Non esistono più individui, soggetti, singoli, persone. Tutti gli esseri umani, indistintamente, diventano pericolosi per la salute pubblica. Tranne che dimostrino il contrario con la certificazione, sottoponendosi ad accertamenti o trattamenti sanitari. Ma c’è dell’altro. Qualcosa che c’è sempre stato, fin dall’inizio, e rappresenta il cuore del piano pandemico: gli asintomatici. Una malattia, che non può, né deve, esistere. Perché se esistesse, da qualche parte, non potresti cancellare gli esseri umani e i loro diritti, sulla base del solo loro rifiuto di sottoporsi alla nuova sorveglianza sanitaria. Dovresti dimostrarne la pericolosità. Dovresti dimostrarne la malattia. Dovresti dimostrarne i segni. Dovresti dimostrarne il contagio. Ed invece, la loro pericolosità, è tutta – e soltanto – nel loro non volersi sottoporre a test e vaccini. Quella è la ‘malattia’. E non c’è altra malattia perché il resto è propaganda, marketing, prodotto da vendere. Terapie intensive da mostrarvi su SkyTg24, pazienti col bollino ‘C19’, morti col ‘tampone positivo’. Ma a loro non interessa. Sanno che quella è solo scena, E’ lo spettacolo ‘nazional-popolare’. La sua verità, è il suo non mostrarsi da nessuna parte.

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